In un libro sulla democrazia politica non poteva mancare un adeguato cenno sulla r., per la semplice ragione che la r. condiziona sia la politica che la democrazia, soprattutto quando si tratta di una r. istituzionalizzata e strutturata gerarchicamente, come la r. ebraico-cristiana.
La democrazia è messa in pericolo in tutti i casi in cui vi sia una tendenza alla concentrazione del potere e alla dogmatizzazione della verità, ed è proprio questo purtroppo che ha caratterizzato l’azione della Chiesa negli ultimi diciassette secoli della sua storia.
La DD lascia tutti liberi di aderire a qualunque dottrina religiosa o di professare l’ateismo, purché non pretendano di inculcare negli altri le loro idee e non determinino aggravio economico per lo Stato, ma, soprattutto, purché non presumano di essere portatori di verità superiori e cerchino di imporle agli altri, in qualsiasi modo, peggio se con la forza.
Da parte sua, la DR appoggia la chiesa, la quale si oppone alla democrazia partecipativa e appoggia la DR. Questo è il circolo vizioso e perverso che tiene lontana la democrazia diretta dai nostri paesi e le impedisce di mettere radici fra la gente.
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